mercoledì 27 maggio 2009

I candidati di Città Futura 2.0 (1)



Miriam Magnaguagno, 24 anni, studentessa
Ciao Arzignano! Sono Miriam Magnaguagno sono nata e vivo ad Arzignano, ho 24 anni e dopo il diploma preso al Liceo artistico in indirizzo architettura, ho tentato la via universitaria che però si è bloccata al secondo anno per svariati motivi, fortunatamente ho trovato un’ occupazione e per 2 anni ho lavorato in ambito sanitario. Attualmente sto frequentando un corso O.S.S. per diventare appunto operatrice socio sanitaria con il desiderio poi di lavorare in ospedale, tema a me molto caro.
Ho molti interessi e non ho molto tempo libero ma non mi lamento non eliminerei nulla di quello che faccio in parrocchia, in un’associazione di volontari di primo soccorso e in comune.
E’ già da un anno infatti che faccio parte anche della consulta giovani del comune all’interno della quale organizziamo eventi,serate,manifestazioni per i giovani all’interno delle scuole, della biblioteca o anche nelle piazze sviluppando diverse tematiche, l’ultima per esempio trattava il tema del lavoro dopo la scuola e del rapporto scuola-lavoro..Questo è il motivo principale che mi ha spinto a far parte di questa lista civica formata da giovani uniti dall’ interesse comune per Arzignano,la nostra città il nostro futuro e quello dei nostri figli!!Siamo di schieramenti politici diversi ma non c’interessa, non siamo qui per rappresentare un partito ma delle idee che insieme hanno costituito un programma: quello del nostro candidato sindaco Stefano Fracasso.
Del nostro programma i punti che più mi stanno a cuore sono: arricchire l’Informagiovani con servizi più completi in modo che diventi un punto di riferimento per qualsiasi dubbio,curiosità o problema giovanile; rafforzare ulteriormente la rete lavorativa tra famiglia, comune, Ulss e scuola, credo che queste quattro realtà dovrebbero davvero vivere l’una con e per l’altra; avendo anch’ io il desiderio di formare una famiglia a breve m’ impegnerò perché i prezzi delle case siano il più agibile possibile soprattutto per noi giovani coppie per poi vivere più serenamente e liberamente l’essere famiglia.
Noi rappresentiamo la voce dei giovani di Arzignano, vogliamo vivere Arzignano in modo attivo, non passivamente. Grazie, ci si vede ad Arzignano!



Dominique Lovato, 36 anni, artigiano
Ciao sono Dominique Lovato, ho 36 anni e sono artigiano (settore mobili). Sono felicemente sposato da circa 6 anni e ho 2 bambine a cui tengo molto, come tengo molto alla mia Arzignano in cui sono nato e in cui abito tuttora.
Questa città mi rende molto orgoglioso; ha molto da offrire sia nel paesaggio che nelle attività sportive e nel sociale, ma soprattutto mi sento circondato da una bella comunità, per questo ho scelto di candidarmi, per poter ricambiare ed essere utile a mantenerla pulita e attiva.
La si può ancora migliorare, rendendola più a disposizione della sua gente per sentirla sempre più nostra. Spero mi darete la possibilità di farlo anche ma soprattutto ascoltando i vostri consigli. Ciao!



Martina Magnaguagno, 19 anni, studentessa
Sono Martina Magnaguagno e ho 19 anni. Sono nata il 19 Ottobre 1989 ad Arzignano, dove vivo nella zona del Parco dello Sport. Attualmente frequento la Facoltà di Economia di Verona, nella sede di Vicenza.
Mi piace uscire con le mie amiche, con le quali spesso vado in piazza, al Bar Nazionale o in città vicine. Il sabato pomeriggio svolgo attività di Animazione all’Acr di Villaggio Giardino. D’estate, abitualmente, faccio l’animatrice in campeggio e questo mi piace molto perché è un confronto diretto con gli altri, ravvicinato e costante, che lo stile di vita moderno, frenetico e indifferente, ci fa dimenticare.
La musica è molto importante per me, solitamente ascolto quella rock attuale e degli anni 70. Suono la chitarra e ho una band! Solitamente leggo quotidiani e, per rilassarmi, i fumetti. In televisione guardo programmi comici, politici e qualche film o telefilm. Uso il computer per comunicare con gli amici o per navigare su Internet.
Credo nei valori di rispetto e uguaglianza tra le persone. Ritengo importante il rispetto dell’ambiente e un progresso che rispetti la natura il più possibile, in quanto ogni piccolo gesto può fare la differenza. Credo nella Democrazia, nella Costituzione e nel buon senso comune. Diffido da chi maltratta donne, deboli, minoranze, o qualsiasi altra persona in generale. Mi auguro che i giovani, ma anche gli adulti, si informino e guardino alla realtà disincantati, obbiettivi, ponderando i fatti, slegati da pregiudizi o ideologie che non evolvono nel tempo, ma pensando alle conseguenze reali che una scelta può portare. Penso che i giovani possano aiutare la politica in quanto ritengo importante prendere in considerazione un punto di vista più dinamico e calato in una realtà in continua evoluzione.



Stefano Bolcato, 23 anni, studente
Si dice comunemente che i sogni facciano fatica ad avverarsi. L’idea che noi abbiamo di Arzignano, che io ho della città, però non è un sogno, anzi. La vedo nitida che si profila all’orizzonte, ed è un orizzonte vicino, vicinissimo. Quando la sera vediamo lo strato di inquinamento che opprime le pendici dei colli e nasconde le lontane montagne in una nebbia pesante, d’improvviso il cielo ci sembra vicinissimo, quasi da toccare. Ecco, l’Arzignano che vedo è molto più vicina, è qui, è alle porte. E non ha nulla in comune con i fumi dell’inquinamento, proprio nulla. Anzi direi che non sa proprio cosa siano, forse un lontano ricordo. Si nota un ordine essenziale nella disposizione delle cose, una pulizia non eccessiva ma estesa, un’assenza di rumori che la fanno luogo da sogno. Ma se ti avvicini, se percorri le vie, se chiedi qualcosa a un passante – perché ce ne sono molti, moltissimi di passanti – , essa ti si aprirà nel suo splendore umano, nella sua vita: ecco allora il vocio delle persone, i gridi allegri dei bambini che si nascondono tra le piante, le chiacchiere di mille lingue che riempiono l’aria della stagione estiva, la selva di profumi che accarezzano l’olfatto, profumi di botteghe che sanno di nuovo, profumi di donne a passeggio, profumi di cibo e di mercato. Questa città è un Eldorado, ma siamo davvero dove dicevamo? Lontani dal centro viaggiano veicoli silenziosi, credo a batteria, perché non emettono nessun orrido suono come il rombo del motore a scoppio che disturba la quiete intorno. L’aria che si respira è pura; nessun ricordo del tanfo della concia che ci ha sempre di distinti (Ecco la spusa, semo a Arsegnan!): ma la concia c’è e produce serenamente come non mai, c’è l’industria tutta eppure non sembra un’industria, la ricchezza si trasforma sul territorio in benessere diffuso. La gente sta bene, la gente si vuole bene, la gente è in piazza, ha tanto tempo libero, la gente non lascerebbe mai questo luogo, questa oasi di civiltà. E poi è estate. Il caldo non sembra nauseante, né l’umidità è insostenibile. Eppure una luce di mezzogiorno, intensa, riveste ogni cosa, senza ombre: riveste i tetti blu fotovoltaico, riveste i palazzi a edilizia sostenibile, le ampie superfici verdi, la pelle variegata della gente, investe la vita, la vita tutta. Mi allontano un poco dalla città, voglio tornare a guardarla da lontano, vorrei risentirla in solitudine e in silenzio, ma non riesco a cancellare i suoi profumi, i suoi suoni dalla mente: questa Arzignano è viva, è pulsante di vita nella mia testa; so che pulsa nelle vostre teste, nei vostri cuori. E non è un sogno: è realizzabile. Basta poco, molto poco. Basta volerlo.

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